Dopo la pandemia, la guerra in Europa e la sensazione di caos crescente, cosa augurarci per il 2023?
Ci ho riflettuto attraverso le esperienze degli ultimi mesi e vi propongo 3 spunti augurali.
Ci auguro di:
Assaporare la vita, in tutti i suoi diversi gusti. Ogni gusto può darci qualcosa, se lo assaporiamo con l’emozione e la ragione.
Curare le relazioni, che ormai le conoscenze si possono recuperare dalle macchine (vedi questa interessante chat di AI ChatGPT ) ma le relazioni possiamo curarle solo noi umani.
Competere con noi stessi, non per essere buoni ma per essere sani, trovando l’equilibrio tra guardarci dentro e guardare fuori di noi.
Che ne dite? Quanta voglia abbiamo ancora di metterci in gioco?
Ad Meliora!
Mitici ragazzi, ci avete fatto passare un’interessante mattinata!!!! Grazie e buone feste
Caro Marco,
Grazie a te della disponibilità mentale, senza la quale nessuna mattinata avrebbe mai potuto essere interessante 🙂
Buon 2023!
Caro Paolo,
sempre originale nel trovare nuove forme augurali!
Condivido i 3 spunti e bisogna sempre , sempre, mettersi in gioco.
Buon 2023!
Alessandra
Cara Alessandra,
Rinnovarsi per non fermarsi 🙂
Mettersi in gioco, se non che viviamo a fare?
Abbracci e Buon 2023!
ringraziare e gioire per quello che abbiamo
Cara Rosaria,
c’è chi dice che essere grati è una condizione che ci fa vivere meglio.
Ti ringrazio per il sostegno a favore del nostro progetto in mezzo a tante peripezie.
Buon 2023!
Grazie degli auguri, Paolo.
E’ stato un piacere lavorare con te. Nel 2023 confidiamo in notizie meno belliche nel mondo e di non perdere mai l’ottimismo del progettare corsi utili nel lavoro e capaci di regalarci emozioni.
Buon anno nuovo.
Cara Tiziana, il piacere è stato anche mio! E l’ottimismo…Hai proprio ragione: Coltiviamolo sempre!
Buon 2023!
Ciao Paolo,
innanzitutto grazie per i tuoi Auguri che contraccambio di cuore.
La tua originalità professionale è stata sempre motivo dei ns incontri e collaborazioni.
Per rispondere alla tua domanda? ….. prendere la vita con spensieratezza senza essere superficiali
Concordo Roberta!