Un webinar sul Growth mindset per Project Manager, visto attraverso gli occhi di un giovane tirocinante.

Il 23 aprile si è tenuto il webinar “Growth mindset: usare il cervello per gestire meglio i progetti” tenuto da Paolo Vallarano per l’ISIPM.

Sono Andrea Zomparelli, laureando in scienze e tecniche psicologiche, e vi racconterò di seguito le mie impressioni su questa nuova esperienza che ho vissuto da tirocinante all’interno di Ad Meliora.

Quello per l’ISIPM è stato il primo webinar in cui ho svolto un ruolo attivo nella ricerca e nella preparazione del materiale didattico.

Nei precedenti avevo svolto il ruolo di osservatore e questo mi aveva aiutato a capire il modo in cui Paolo struttura i vari aspetti delle sue presentazioni: la grafica, la comunicazione, il tono utilizzato, il rapporto attivo con i discenti e la gestione delle domande.

Grazie a queste precedenti esperienze sono riuscito a svolgere con meno difficoltà il mio nuovo ruolo, nonostante il webinar fosse rivolto ad un pubblico diverso e ben caratterizzato, ovvero, i project manager.

Partecipare attivamente alle fasi di progettazione e produzione della presentazione è stato molto interessante, ho compreso, ancor di più, l’importanza di ricercare informazioni basate su risultati sperimentali, l’autorità della fonte, l’attendibilità e la validità.

Mi ha colpito, inoltre, l’orientamento del lavoro al risultato finale, ovvero, facilitare l’apprendimento dei discenti.

Questo si traduce in un’attenzione costante alla disposizione e alla presentazione dei contenuti emersi: l’utilizzo di colori, animazioni, immagini, tabelle e molto altro, ha l’obiettivo di migliorare la fruibilità e la comprensione dei concetti che si vogliono trasmette.

Passando, invece, al giorno dell’evento, ho avuto la possibilità di gestire il rapporto tra Paolo e i partecipanti, moderando di volta in volta le domande e i commenti che arrivavano nella chat.

Ho riscontrato, con emozione e soddisfazione, che il lavoro da noi svolto nelle settimane precedenti ha prodotto nei partecipanti  una riflessione sulla propria mentalità, il proprio approccio al lavoro,in generale e alla gestione dei progetti e dei team.

È qui che ho colto il valore aggiunto che il formatore e la formazione, in particolare sulle soft skills, ma non solo, possono avere all’interno del contesto lavorativo: stimolare la riflessione ed il cambiamento.

Credo che riscontrare questa utilità nel rapporto con i partecipanti durante l’attività sia, per il formatore, fonte di grande soddisfazione.

In quest’ottica sono proprio i feedback e, quindi, il rapporto tra formatore e discenti, ad essere indispensabili per il continuo miglioramento dell’attività formativa e, di conseguenza, degli effetti positivi che può avere sul lavoro.

Andrea Zomparelli